Piccola elettronica per la composizione musicale

Piccola elettronica per la composizione musicale
a cura di Antonio Mainenti

Milano, sabato 27 e domenica 28 maggio 2017

L’utilizzo di micro-controllori e micro-processori come Arduino e Raspberry Pi, ha rivoluzionato il mondo della tecnologia. La versatilità di questo nuovo hardware e il basso costo, permette di poter sviluppare nuovi mezzi di lavoro in diversi settori. L’utilizzo più comune e più evidente è quello hobbistico, perché le competenze informatiche ed elettroniche, vengono spesso relegate al mondo di appassionati.

Un utilizzo consapevole di questo nuovo hardware è ancora in divenire, le potenzialità sono molteplici nei diversi campi di utilizzo, siano essi quello artistico o puramente tecnico.
L’uso dei micro-controllori e micro-processori in ambito sonoro, da la possibilità  di interagire con altri elementi attraverso dei sensori, per creare nuovi strumenti musicali o sviluppare nuove attrezzature utili nel campo dell’arte sonora, della musica, della performance o nell’installazione sonora.
Possiamo ad esempio utilizzare dei sensori ad ultrasuoni o delle fotocellule per manipolare il suono o creare dei materiali conduttori per gestire l’ampiezza, la frequenza o il timbro sonoro, inventando dei veri e propri sintetizzatori.
Oltre alla possibilità interattiva e allo sviluppo puramente musicale, è possibile utilizzare il nuovo hardware per la gestione di installazioni audio dove, ad esempio, occorre far interagire il pubblico con oggetti e comandare delle operazioni con il semplice movimento del corpo o con l’intensità luminosa.

La programmazione del micro-controllore Arduino o l’utilizzo del piccolo computer Raspberry Pi, porta naturalmente a voler approfondire l’utilizzo dell’elettronica ed i componenti rimasti invisibili negli anni, ma che hanno fatto funzionare una miriade di apparecchi di consumo come calcolatrici scientifiche, giocattoli o radio.
Oggi si ricercano potenzialità nascoste in questi elementi. Utilizzare un semplice ed economico timer “555” per realizzare una “Atari Punk Console” (semplice strumento musicale elettronico che può essere gestito da potenziometri come da fotocellule o altri sensori) diventa il punto di inizio di un nuovo modo di intendere il mezzo compositivo, performativo e musicale.
Un ritorno al passato con una consapevolezza contemporanea: la possibilità di rinnovare l’utilizzo dell’elettronica, con una semplicità dovuta all’immediatezza d’uso di Arduino per esempio, una tipicità DIY concreta, una ricerca manuale funzionale al nostro studio per la creazione di un’opera.

Proposta formativa
Incontro dedicato alla “piccola elettronica” in ambito musicale e sonoro.
L’utenza interessata è chi si occupa di arte (artisti, curatori, producer, architetti, etc.) in generale, proprio perché l’utilizzo dei suoni sta prendendo piede nella realizzazione di opere e installazioni ma, spesso, senza avere la possibilità di apprendere le competenze tecniche. Infatti, nell’ambito educativo italiano più tradizionale, è quasi impossibile apprendere materie come il suono nei vari aspetti, siano essi legati all’interazione, all’installazione e alla performance o alla registrazione del paesaggio sonoro.

A chi è rivolto
Il corso è rivolto ad artisti, curatori, musicisti, producer, dj, videomaker, attori, danzatori, fotografi, architetti. Non si pongono limiti sulla preparazione specifica ma si richiede solamente la disponibilità di lavorare in gruppo e condividere un percorso per realizzare un’opera collettiva.

Antonio Mainenti
Musicista, compositore e tecnico del suono. Da bambino, prima di imparare a scrivere, registra cassette con un Phonola portatile, per poi cominciare a studiare chitarra.
Ha studiato canto, armonia, improvvisazione e registrazione.
Svolge laboratori musicali a partire dal 2003, collabora con scuole, università, associazioni culturali e librerie. Utilizza micro-controllori e micro-processori in ambito educativo e nella ricerca sonora. Realizza installazioni e performance interattive con luci e suoni, con strumenti ed elementi auto costruiti. Si occupa di radio.
Vanta di collaborazioni con artisti provenienti da varie parti del mondo.

Data: sabato 27 e domenica 28 maggio 2017
Luogo: otolab c/o recipient.cc, via Villapizzone 10, Milano
Durata: 12 ore, 2 giornate da 6 ore
Docenti: Antonio Mainenti
Numero di partecipanti: minimo 5, massimo 10
Strumenti richiesti ai partecipanti: i partecipanti sono liberi di portare dei materiali come Arduino, sensori, saldatori, etc. Il docente mette a disposizione tutto l’occorrente per partecipare al workshop
Competenze richieste: nessuna in particolare
Il costo del workshop comprende: 12 ore di lezione presso il laboratorio di otolab
Contributo di partecipazione: 134.00 Euro (110.00 + Iva 22%)
da versare sul conto otolab presso Banca Prossima:
Otolab Associazione Culturale
IBAN: IT25O0335901600100000100925
oppure sul conto: paypal.me/otolab
(scegliete l’opzione “trasferimento denaro” per evitare l’addebito PayPal di 5 euro
a carico di otolab, grazie!)

Informazioni:
Antonio Mainenti: oggettosonoro@gmail.com
otolab: contacts@otolab.net

Video di Canecapovolto (2016)

Programma

Prima parte: tecnico-teorica
• Introduzione al paesaggio sonoro
• Interazione con il paesaggio sonoro: perché contaminarlo.
• Arduino, Attiny 85, 555.
• Programmazione, utilizzo dei sensori per una interazione con gli oggetti,
le persone, gli agenti atmosferici.
• Composizione sonora. Utilizzare il nuovo hardware per creare inconsuete composizioni.

Seconda parte: pratica
Realizzazione di una installazione sonora.
Dopo aver acquisito le basi per poter realmente costruire i nostri nuovi mezzi, si realizzerà una vera e propria installazione sonora.


Scheda di iscrizione al workshop:
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